Il sistema sanitario nazionale prevede per la mastoplastica riduttiva interventi in convenzione con le Asl che permettono alla paziente di non pagare per l’operazione di riduzione del seno. E’ evidente che tale intervento deve essere considerato non estetico.
Ma come si fa ad avere i requisiti giusti per una mastoplastica riduttiva? La regola varia da regione a regione e delle volte anche da città a città o da differenti Asl di appartenenza. Per alcune è semplice, il servizio sanitario passa l’operazione se il chirurgo asporta almeno 500gr di tessuto da ogni mammella, in quel caso l’intervento non viene considerato di tipo estetico e la paziente può rivolgersi direttamente in ospedale. Facciamo però un passo indietro.
Chi soffre di gigantomastia e si rivolge al medico non lo fa per apparire solo più bella. Ci sono alla base seri problemi di salute che portano a scompensi sulla colonna vertebrale,il peso che si sopporta è notevole, sul collo, sulle spalle. A volte la spallina del reggiseno provoca dei solchi così profondi nella parte del trapezio da danneggiare fortemente la cute della spalla. Non può essere quindi solo un problema estetico, ma il servizio sanitario fa fatica a non considerarlo tale. A volta non basta presentare una lastra Rx che dimostri sofferenza alla colonna cervicale, ogni regione ha i suoi parametri. Ma anche ogni Asl ha i suoi parametri, dipende forse dalle finanze disastrate del servizio sanitario?
Avere dei parametri rigidi come quelli dell'asportazione minima di 500 grammi è assurdo se non si parametra il tutto alla figura della paziente. Una donna alta 160cm con 400 grammi di seno di troppo presenta di sicuro un problema di gigantomastia rispetto ad un'altra con 20cm di altezza in più. Purtroppo l'unica cosa da fare è prendere appuntamento con un chirurgo plastico della vostra Asl di appartenenza sperando che lo stesso riconosca il vostro problema e giudichi l'intervento di mastoplastica riduttiva come correttivo e non estetico. Altrimenti dovrete intervenire privatamente, purtroppo i costi per la riduzione del seno partono da 5mila euro.
Ma come si fa ad avere i requisiti giusti per una mastoplastica riduttiva? La regola varia da regione a regione e delle volte anche da città a città o da differenti Asl di appartenenza. Per alcune è semplice, il servizio sanitario passa l’operazione se il chirurgo asporta almeno 500gr di tessuto da ogni mammella, in quel caso l’intervento non viene considerato di tipo estetico e la paziente può rivolgersi direttamente in ospedale. Facciamo però un passo indietro.
Chi soffre di gigantomastia e si rivolge al medico non lo fa per apparire solo più bella. Ci sono alla base seri problemi di salute che portano a scompensi sulla colonna vertebrale,il peso che si sopporta è notevole, sul collo, sulle spalle. A volte la spallina del reggiseno provoca dei solchi così profondi nella parte del trapezio da danneggiare fortemente la cute della spalla. Non può essere quindi solo un problema estetico, ma il servizio sanitario fa fatica a non considerarlo tale. A volta non basta presentare una lastra Rx che dimostri sofferenza alla colonna cervicale, ogni regione ha i suoi parametri. Ma anche ogni Asl ha i suoi parametri, dipende forse dalle finanze disastrate del servizio sanitario?
Avere dei parametri rigidi come quelli dell'asportazione minima di 500 grammi è assurdo se non si parametra il tutto alla figura della paziente. Una donna alta 160cm con 400 grammi di seno di troppo presenta di sicuro un problema di gigantomastia rispetto ad un'altra con 20cm di altezza in più. Purtroppo l'unica cosa da fare è prendere appuntamento con un chirurgo plastico della vostra Asl di appartenenza sperando che lo stesso riconosca il vostro problema e giudichi l'intervento di mastoplastica riduttiva come correttivo e non estetico. Altrimenti dovrete intervenire privatamente, purtroppo i costi per la riduzione del seno partono da 5mila euro.