Molte donne ricorrono alla mastoplastica riduttiva non per motivi estetici, ma a causa di dolori o altri impedimenti che comporta avere uno seno troppo grande. Ne è l'esempio la 17enne tennista professionista Simona Halep che, secondo quanto riporta il London Daily Mail, quest' anno avrà una riduzione del seno. La romena Halep dice che la sua “quinta misura” sta interferendo non poco con le sue prestazioni sul campo da tennis.
Secondo il dottor Robert T. Grant, direttore di chirurgia plastica presso la New York-Presbyterian Hospital, “il dolore che avvertono le donne con i seni grandi e addirittua paragonabile a quello che provano gli individui con un cancro metastatizzato della colonna vertebrale”.Oltre al dolore c'è poi una forte riduzione delle attività. Immaginate di legarvi una corda al collo a cui appendete due pesi da due chili e mezzo ciascuno e andate in giro. Scomodo? Disagevole?
Ricorrere alla mastoplastica riduttiva non diventa quindi solo un vezzo estetico, ma è il risultato di dolori e scompensi che possono colpire schiena e spalle.
Lo scorso anno, circa 140.000 donne negli Stati Uniti hanno optato per la mastoplastica riduttiva, numeri di gran lunga inferiori alle 356mila che hanno invece richiesto un aumento del seno. Circa il 46 per cento delle donne che avevano optato per la riduzione del seno erano di età compresa tra i 35 e 50, mentre il 30 per cento tra i 19 e 34. "Di solito la paziente è molto soddisfatta dopo l'operazione di mastoplastica riduttiva, perché il peso e il dolore sono andati via subito", spiega il dottor Alain Polynice . "Ho rimosso fino a circa 2 chili di tessuto mammario per seno, era come vivere con un neonato attaccato al collo tutto il giorno." Fino a pochi anni fa l'operazione di mastoplastica riduttiva lasciava sul seno qualche cicatrice piuttosto visibile, oggi non è piu' cosi' e le ragazze possono tornare alle loro attività normali dopo già tre giorni prima del recupero totale dopo quattro settimane. Le ragazze che ricorrono ad un'operazione di riduzione del seno debbono indossare successivamente un reggiseno contenitivo che mano mano nel tempo può essere abbandonato.
Secondo il dottor Robert T. Grant, direttore di chirurgia plastica presso la New York-Presbyterian Hospital, “il dolore che avvertono le donne con i seni grandi e addirittua paragonabile a quello che provano gli individui con un cancro metastatizzato della colonna vertebrale”.Oltre al dolore c'è poi una forte riduzione delle attività. Immaginate di legarvi una corda al collo a cui appendete due pesi da due chili e mezzo ciascuno e andate in giro. Scomodo? Disagevole?
Ricorrere alla mastoplastica riduttiva non diventa quindi solo un vezzo estetico, ma è il risultato di dolori e scompensi che possono colpire schiena e spalle.
Lo scorso anno, circa 140.000 donne negli Stati Uniti hanno optato per la mastoplastica riduttiva, numeri di gran lunga inferiori alle 356mila che hanno invece richiesto un aumento del seno. Circa il 46 per cento delle donne che avevano optato per la riduzione del seno erano di età compresa tra i 35 e 50, mentre il 30 per cento tra i 19 e 34. "Di solito la paziente è molto soddisfatta dopo l'operazione di mastoplastica riduttiva, perché il peso e il dolore sono andati via subito", spiega il dottor Alain Polynice . "Ho rimosso fino a circa 2 chili di tessuto mammario per seno, era come vivere con un neonato attaccato al collo tutto il giorno." Fino a pochi anni fa l'operazione di mastoplastica riduttiva lasciava sul seno qualche cicatrice piuttosto visibile, oggi non è piu' cosi' e le ragazze possono tornare alle loro attività normali dopo già tre giorni prima del recupero totale dopo quattro settimane. Le ragazze che ricorrono ad un'operazione di riduzione del seno debbono indossare successivamente un reggiseno contenitivo che mano mano nel tempo può essere abbandonato.